VIDEOSORVEGLIANZA


Come è fatto un impianto di videosorveglianza?
Un impianto di videosorveglianza è un sistema di componenti che permette di registrare video di ambienti o posti aperti. 
Oltre alla registrazione è possibile anche controllare in tempo reale quello che le telecamere stanno filmando. E’ quello che fanno le imprese di telecontrollo oppure le persone che vogliono verificare in tempo reale la propria proprietà.
Andiamo per ordine e vediamo come è composto un impianto di videosorveglianza standard.

La composizione tipo è questa: 
  • telecamere
  • Videoregistratore
  • archiviazione
  • monitor
  • tastiera  
Ovviamente ognuno di questi componenti ha delle caratteristiche più o meno complesse a seconda delle funzioni che dovranno andare a compiere. 
Noi andremo di volta in volta a progettare e stabilire che componenti usare a seconda delle esigenze del cliente e del luogo dove andrà installato l’impianto.

Le telecamere devono filmare quello che vedono. Tralasciamo in questo momento quelle che sono le caratteristiche di ottica delle telecamere per focalizzarci sulle caratteristiche più generali.
Possono essere fisse, cioè inquadrano una zona precisa e non spostano mai lo sguardo, oppure mobili.
Quelle mobili vengono utilizzate in ambienti dove è necessario fare controlli più precisi o dove non è possibile installare più telecamere.
Le telecamere possono essere da interno o da esterno.
In generale la risoluzione delle telecamere comanda la tipologia dei cavi di collegamento, degli spinotti e della prestazione del sistema. 

Il Videoregistratore è il sistema che raccoglie i segnali di tutte le telecamere e gestisce la registrazione delle immagini. Per gli impianti di ultima generazione vengono usati gli NVR (Network Video Recorder) che permettono al cliente di gestire con comodità l’impianto in rete, di avere più stazioni di registrazione e di ricevere segnali codificati via LAN o wireless.
Il DVR ( Digital Video Recorder) ancora viene utilizzato ma ha una tecnologia ormai superata. Ci sono ottimi DVR che utilizziamo per fare aggiornamenti di impianti dove non possiamo sostituire i cavi esistenti ma per quanto riguarda i nuovi impianti scegliamo sempre gli NVR.
Ne esistono di vari modelli e che si differenziano per il numero di ingressi 4/8/16/32/64 ovvero dal numero delle telecamere IP che si possono attestare e dalla capacità del microprocessore di gestire il flusso video , ovvero dalla risoluzione di registrazione. Normalmente hanno 2 uscite monitor, una VGA e una HDMI e 2 interfacce di rete Ethernet.
All’interno del videoregistratore è presente la stazione di archiviazione dei video. Le immagini possono essere salvate su un hard disk o più di uno se vogliamo fare backup di tutto quello che viene registrato. Anche le telecamere possono avere al loro interno delle memorie per archiviare quello che registrano.

Il monitor e la tastiera ci aiutano quando dobbiamo osservare le immagini registrate, se vogliamo controllare in diretta tutte le zone videocontrollate. 
Si possono utilizzare i classici monitor oppure per impianti domestici c’è la possibilità di scegliere schermi touchscreen di design da inserire direttamente nelle pareti. 
Impianti moderni consentono di sfruttare questo monitor anche per comandare altri sistemi come videocitofoni, domotica ecc.